Lunedì 30 settembre, dalle 16:15 alle 18:30, nell’aula P1 del Polo Piagge dell’Università di Pisa, nell’ambito dei seminari dei corsi di laurea in Scienze per la Pace e del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP), in collaborazione con il Laboratorio Un Altro Modo, si terrà il seminario dal titolo “Il mediatore dei conflitti: luci ed ombre di una professione poliedrica“.
L’abstract dell’evento
Il mediatore dei conflitti è un professionista a tutto tondo. Alcune delle capacità necessarie ad intraprendere questa professione nuova, ma antica allo stesso modo, possono riassumersi con le esemplificazioni proposte da W.E. Simkin e N. A. Fidandis nel loro libro “Mediation and the Dinamics of Collective Bargaining”: Il mediatore deve avere, tra le altre doti, la pazienza di Giobbe, la sincerità (e l’ostinazione) di un inglese, lo spirito di un irlandese, la resistenza fisica di un maratoneta, l’abilità di gioco di un mediano su un campo di football, l’astuzia di Machiavelli, la capacità di analisi psicologica di un bravo psichiatra, la capacità di mantenere i segreti di un muto, il dorso di un rinoceronte, la saggezza di Salomone, comprovata integrità ed imparzialità, fondamentale conoscenza dei processi di negoziazione e fiducia negli stessi, fiducia nella buona volontà e non nell’imposizione, profonda credenza nei valori umani e nel loro potenziale temperata dalla capacità di valutare le debolezze personali, capacità di analizzare il possibile in rapporto al desiderabile e sufficiente personalità temperata dalla disponibilità a non apparire.
Ecco, questo è e fa il mediatore dei conflitti!
E di tutto questo e di oltre 20 anni passati dal relatore nel gestire conflitti altrui parleremo.
Per maggior informazioni visitate il sito web del Centro Interdipartimentale Scienze per la Pace.