A conclusione del secondo anno di sperimentazione del progetto Giustizia semplice sono stati elaborati i dati iniziali del monitoraggio che, seppure ancora in corso, fornisce risultati assai importanti per l’incentivazione dello strumento della mediazione demandata.

Nel periodo compreso tra gennaio 2019 e gennaio 2020, sette borsisti di ricerca hanno affiancato diciassette giudici togati e onorari della Terza sezione e sezione Imprese del Tribunale di Firenze, mantenendo l’attività di supporto sulla negozialità e mediabilità delle liti iniziata con l’avvio del progetto nel 2018.

I primi risultati rivelano che sono stati esaminati n. 4.648 fascicoli di causa, tra i quali:

  • in 2.148 casi il fascicolo è stato scartato e, quindi, non è stato proposto l’invio in mediazione perché: era già stato esperito un tentativo di mediazione – volontario, obbligatorio o demandato; si era verificato un motivo di scarto per materia o di carattere processuale;
  • in 775 casi non è stato proposto l’invio in mediazione per carenza degli indici di mediabilità della lite o non opportunità processuale;
  • è stato proposto l’invio in mediazione per 1.725 cause;
  • sono stati emessi 717 ordini di invio in mediazione demandata.

Allo stato attuale risultano 366 esiti di procedure di mediazione provenienti dagli Organismi di mediazione o raccolti dai borsisti e 393 esiti di udienze di ritorno di procedimenti inviati in mediazione. Il Progetto ha avuto il merito di ridurre sensibilmente il contenzioso giudiziario, sollecitando l’uso responsabile dello strumento della mediazione, sia da parte di coloro che sono direttamente coinvolti nel contezioso e dei loro avvocati, sia da parte dei giudici. Con ciò favorendo una cultura di gestione consapevole del conflitto e un clima di maggiore fiducia nel sistema giudiziario.